La Cantina del mese: Canneto

L’accoglienza alla cantina Canneto è uno splendido panorama che spazia da Montepulciano a Monticchiello, un dolce pendio che scende tra i vigneti. Mi trovo a visitare l’azienda in uno dei giorni più afosi dell’estate, talmente caldo che è difficile mettere a fuoco tutto il panorama. Arrivo che stanno imbottigliando il Rosso di Montepulciano 2014, per liberare la cantina, perché con questo caldo potrebbe essere necessario raccogliere il merlot entro agosto.

“Con la stagione anticipata dobbiamo prepararci – mi spiega Ottorino de Angelis, amministratore dell’azienda agricola – Se non lo raccogli quando è maturo, il merlot rinsecchisce. Va raccolto quando è il momento, per questo stiamo liberando la cantina. Per il Sangiovese non è così, si blocca con questo caldo, riprende con le piogge di settembre, magari si finisce per raccoglierlo a ottobre.”

Ottorino mi porta a visitare l’azienda. Mi sarei aspettato una visita a piedi nelle immediate vicinanze della cantina, invece mi porta con la sua jeep a visitare tutto il podere, che si estende sul pendio occidentale di Montepulciano. Le stradine sono percorribili da tutti i visitatori, e permettono di costeggiare i vigneti e gli oliveti, fino all’agriturismo in fondo al pendio. C’è anche un laghetto per l’irrigazione a goccia, in cui delle anatre cercano di sconfiggere la calura.

IMG_7390Il podere misura circa 48 ettari, di cui la maggior parte è coltivato a vigneto. La produzione del Vino Nobile la fa da padrone, con 17 ettari dedicati ai vitigni sangiovese, merlot, cabernet. Altri quattro ettari sono dedicati agli ulivi per la produzione di olio d’oliva extra vergine. Ottorino è particolarmente orgoglioso di mostrarmi il podere, anche in una giornata densa di lavoro come quella dell’imbottigliamento:

“Io dico che è la più bella azienda di Montepulciano. È difficile trovare 50 ettari tutti assieme, intorno alla cantina, con questo panorama. C’è la possibilità di visitare tutta l’azienda con delle passeggiate, le strade sono percorribili sia in inverno che in estate, con la pioggia e con il sole.”

La visita prosegue con la cantina di vinificazione, dove avviene la selezione e il passaggio nei vasi di fermentazione, per la svinatura e il mantenimento. Il vino ritorna qui alla fine del percorso, per poi andare in bottiglia. Poi c’è la cantina di stoccaggio e l’affinamento in bottiglia, che varia da sei mesi a un anno. Dalla scorsa primavera l’azienda ha aperto anche un nuovo spazio di degustazione, una piccola ma accogliente enoteca che favorisce ulteriormente le visite in cantina. Oltre il 70% della produzione di Canneto è destinata all’estero, principalmente al mercato americano e svizzero.

Il legame con la Svizzera è molto forte: l’azienda è infatti di proprietà di una società svizzera, la Canneto AG di Zurigo. A metà degli anni ’70 alcuni amici svizzeri, appassionati di vino, iniziarono a importare regolarmente il vino da tavola di Montepulciano; con il tempo la cerchia di estimatori si è allargata e nacque il desiderio di formare un’azienda vinicola. Nel 1987 arrivò l’occasione che aspettavano: incaricarono Ottorino de Angelis, agronomo libero professionista, di acquistare l’azienda Canneto e di potenziare le attività che fino a quel momento si limitavano alla vendita del vino sfuso. La commercializzazione in bottiglia cominciò con loro, grazie all’annata ’85 trovata in cantina al momento dell’acquisto. Da quasi trent’anni l’azienda continua a investire con le proprie forze, senza finanziamenti esterni: hanno costruito la nuova cantina, aumentato gli ettari di vigneto, aprendosi a nuovi mercati e conquistando riconoscimenti lusinghieri da parte delle principali riviste di settore.

IMG_7401Il Vino Nobile la fa ovviamente da padrone, nella produzione dell’azienda Canneto. Ma c’è anche il Rosso di Montepulciano e il Chianti, oltre al Supertuscan Igt “Filippone”. Inoltre c’è una grappa da vinacce di Vino Nobile, un bianco da tavola “Calamus” e un muffato di uva bianca. Dal prossimo anno arriverà sul mercato una selezione aziendale di Riserva di Vino Nobile chiamata “Casina di Doro”, dal nome del capanno in cui andava a caccia il poliziano Doro Capitoni.

Ottorino mi mostra con soddisfazione la targhetta con le ultime votazioni ricevute dalle riviste di vino più prestigiose, a dimostrazione della qualità del prodotto:

“Ogni anno provo a fare un po’ meglio. Anche se ho 78 anni provo a fare sempre qualcosa di meglio, sia come produzione, sia come accoglienza, cercando di lasciare l’azienda in modo migliore di come l’ho trovata. Anche la qualità a Montepulciano è costantemente aumentata, il distacco che abbiamo dal Brunello non è tecnicamente motivato. Quando ho cominciato, tanti anni fa, la qualità era inferiore: in 30 anni la qualità è aumentata, da parte di tutti.”

(Per visite e informazioni: Via dei Canneti 14, Montepulciano – Mail: cantina@canneto.com – Tel.: +39 0578 757737)

Alessio Banini
Nato nel 1983, vive a Montepulciano Stazione e non ha nessuna intenzione di andarsene. Scrittore di narrativa e saggistica, appassionato di storie e tradizioni locali, si è laureato a Siena in Antropologia Culturale. L'editoria digitale ha salvato la sua casa dall'affollamento di scaffali e librerie.

Leave a Comment

TOP