La Fortezza e la Kennesaw State University

Come annunciato, da venerdì 29 a domenica 31 Maggio, si sono svolte le varie fasi dell’inaugurazione ufficiale della sede di Kennesaw State University in Fortezza. Momenti musicali e conviviali, alternati a saluti, discorsi ufficiali e ringraziamenti hanno condotto all’Open House della domenica, quando il primo piano restaurato della Fortezza è stato aperto a tutti coloro che desideravano visitarlo, con la possibilità di ricevere informazioni in italiano, inglese e tedesco.

Questo da il senso concreto di un lavoro compiuto, iniziato e portato a termine per un obbiettivo preciso: garantire spazi adeguati perché la vocazione internazionale e multiculturale di Montepulciano possa svilupparsi ancora di più e perché il patrimonio della città sia tutelato e valorizzato. Se la tutela potrebbe anche ridursi ad un aspetto tecnico, la valorizzazione riguarda in primo luogo i contenuti, cioè le attività che verranno svolte nei luoghi prescelti.

Da ora in avanti, oltre alle attività espositive e al contatto con il mondo e la cultura del vino a Montepulciano, in Fortezza si tornerà a studiare, riprendendo la tradizione didattica che tanto l’aveva caratterizzata in passato. Centinaia di studenti, ogni anno, torneranno a passare di lì.

Mi sembra che vada sottolineata una cosa ancora: il metodo che è stato seguito. Questa volta, e mi sembra la maniera giusta, l’impegno economico ed i lavori concreti hanno seguito i contenuti. La città sapeva esattamente a cosa sarebbe servito l’impegno assunto, che cosa sarebbe successo dentro le stanze che venivano restaurate. Il progetto non solo era noto, ma anche collaudato e chiedeva di fare un passo ulteriore. Non succede dappertutto. A Montepulciano, non per fortuna ma per ragionamento, è stato così.