Montepulciano: il Santuario di Sant’Agnese

Montepulciano e i suoi dintorni, tra la Valdichiana e la Valdorcia, sono ricchi di luoghi di culto, legati principalmente alla religione cattolica: tra festività religiose e santi protettori, è possibile trovare tanti elementi interessanti per percorsi storici, culturali e turistici legati alla fede e alla spiritualità, che si vanno ad aggiungere ai più classici aspetti di eccellenza territoriale quali il Vino Nobile, la cultura, la musica, la natura e le terme.

Tra chiese, pieve e conventi, retaggi di culti pagani e credenze popolari, la religione ha percorso gran parte della storia di Montepulciano e dintorni: ogni campanile di queste terre era gelosissimo dei propri santi e sono numerosi i santuari che custodiscono reliquie od oggetti di culto per il cattolicesimo, oppure tramandano il ricordo di eventi miracolosi e attirano fedeli e pellegrini. Quello che segue è un santuario appartenente alla diocesi Montepulciano-Chiusi-Pienza, che fa parte di una proposta di percorso della fede, basato sul progetto curato dall’Apt Chianciano Terme – Valdichiana.

Montepulciano – Santuario di Sant’Agnese
In Piazza Sant’Agnese

interno sant'agneseIl Santuario della Santa poliziana si trova in uno spiazzo prospiciente i bastioni cinquecenteschi della Porta al Prato, che si apre nella parte bassa del centro storico. Sorge su di un poggio fuori le mura cittadine e fu fondato da Santa Agnese Segni (1268-1317), monaca domenicana, nel 1306. Il colle scelto dalla Santa per edificare la sua chiesa, dopo una visione di una scala che partendo da questa sommità univa cielo e terra, era adibito a case di piacere e S.Agnese lo riscattò per 1200 lire. Il colle quindi da luogo di peccato divenne luogo di preghiera. La chiesa, il chiostro monumentale ed il suo convento, oggi completamente trasformati, ospitano il corpo incorrotto di Sant’Agnese e molte sue reliquie. La Santa di Montepulciano fu una mistica e Dio l’arricchì di numerosi favori celesti: visioni paradisiache, estasi e prodigi furono molte delle grazie spirituali che le furono concesse.

La primitiva chiesa fu ampliata nel 1311 e prese il nome di S.Maria Novella, ma subito dopo la morte della santa i devoti iniziarono a chiamarla chiesa di S.Agnese. Sul finire del XVII se. il tempio fu sottoposto a radicali ristrutturazioni perché, come si legge nella agiografia sulla vita della santa, era stata costruita con terra e semplici canne. La facciata della chiesa, rivestita nel Novecento da bande orizzontali in travertino bianco ed ocra, presenta ancora il portale trecentesco. L’interno è anavata unica voltata a botte e conserva in marmi pregiati l’urna contenente il corpo della Santa. Il cenotafio è ornato di statue in stucco rappresentanti sant’Agnese attorniata da angeli. Il santuario è ricco di tele ed affreschi della scuola di Simone Martini, di Raffaello Vanni, di Ulisse Giocchi, di Giovanni da San Giovanni, di Salvi Castellucci e di Nicola Nasini. La vetrata del rosone centrale rappresentante la Santa titolare è attribuita a Bano di Michelangelo da Cortona. Il crocifisso ligneo del XII sec., davanti al quale S.Agnese in preghiera era solita innalzarsi da terra, è opera della scuola tedesca renana. Attiguo al santuario è il convento, dove oggi risiedono alcuni padri domenicani che officiano la chiesa e si occupano della parrocchia; il chiostro monumentale venne costruito ed affrescato con scene della vita di Sant’Agnese tra il 1603 e il 1756.

La festa liturgica di Sant’Agnese cade il 20 di aprile, ma ogni anno, a partire da questa data, nel santuario agnesiano si susseguono nove giorni di intensa preghiera che culminano con il 1° di maggio, festa popolare della santa, quando si svolge l’antichissima fiera e la solenne celebrazione eucaristica con la partecipazione del clero, degli amministratori comunali, delle otto contrade cittadine e del popolo.

Lucia Tremiti
Nasce nel 1969 a Montepulciano dove vive con la famiglia, marito e figlio, ed insegna Rc nella scuola primaria. Si è laureata a Siena in filosofia e a Roma ha conseguito il magistero teologico. Scrive fiabe e favole e raccoglie le antiche novelle della nostra tradizione orale toscana. Ha pubblicato diversi libri per piccoli e grandi lettori. Adora i gatti.

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