Vino Nobile di Montepulciano, un brindisi al Vinitaly

Quando alle 9 passi i tornelli dell’ingresso Cangrande, a Verona Fiere, capisci di essere alla nuova edizione di Vinitaly per diverse cose. La prima è sicuramente la bottiglia di gomma gonfiabile che campeggia fuori dai padiglioni. Poi potrebbe essere per i tanti carrellini impazziti e pieni di cartone di vino. Andando avanti sai di essere a una fiera del vino per i padiglioni colorati del verde delle viti, del rosso dei vini, del chiaro del vetro dei calici.

Avanti tutta tra i giganti edifici fino ad arrivare al numero 9 (ei fu, un tempo, l’8): è quello che ospita la Toscana del vino. Lo stesso che appena entrato ti fa vedere i veri rappresentanti nel mondo di questo importante prodotto che vola nel mondo per l’80%. Tra questi, stand d12-d13, una garanzia: il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Una ventina di aziende raccolte dal Consorzio dei produttori per spiegare al mondo degli appassionati del vino cosa sia Montepulciano, cosa voglia dire produrre Vino Nobile, cosa si provi a berlo. Per essere un po’ a Montepulciano, anche se a Vinitaly, i designer che hanno disegnato il mastodontico stand hanno deciso di inserire fotografie e qualche parola chiave.

Stand Vinitaly
Lo stand del Consorzio del Vino Nobile al Vinitaly

Il Nobile è: una passione. È uno di questi slogan riportati sui panelli dello stand. Chi li ha scritti? Voi, i consumatori di Vino Nobile in dei post-it. Perchè una passione? Provate a raccontarlo, ma di sicuro posso dire perchè a me appassiona questo vino. Per esempio perchè quando lo bevo lontano dal paese mi fa pensare al verde delle colline a primavera, o al camino accesso d’inverno.

Il Nobile è: amicizia. Tutto il vino è quello dell’amicizia, purchè sia buono. Il Vino Nobile però è anche un vino simpatico, come raccontavano tre giovani al banco di assaggio di Vinitaly “perchè non dà l’idea di spocchiosità che circola nell’ambiente ed è un vino che anche i più giovani possono avvicinare, per prezzo e per comprensione”.

Il Nobile è: un amore. Lo sanno bene Ambra e Cesare che sono passati per raccontarci di come si sono innamorati durante un viaggio tra amici a Montepulciano, bevendo il Nobile di una giovane azienda.

Il Nobile è: voglia di ricominciare (a mangiare e bere bene). Lo hanno scritto in molti, perchè è un prodotto che ti stimola la fantasia rimandandoti ai fornelli (picio d’obbligo!)

Oppure, come ha detto Elio (delle Storie Tese) il Nobile è il migliore sciroppo che conosca per la mia ugola (e come dargli torto?).

Tirando le somme, il Vinitaly è stato come al solito un ottimo momento per capire perchè questo grande vino di Montepulciano piaccia così tanto, soprattutto ai giovani.

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Alessandro Maurilli
Alessandro Maurilli, classe 1980, esperto (dicono di lui), ma soprattutto appassionato (dice lui), di enogastronomia e agroalimentare. Si occupa di comunicazione, tra cui anche quella del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. È un s.f.d. (senza fissa dimora) e adora viaggiare e conoscere persone e luoghi, perchè di imparare non si finisce mai.

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