La Cantina del Mese: Croce di Febo
Croce di Febo è un’azienda biologica situata al centro di via di Fontellera, una vena quasi nascosta che si ramifica dalla strada principale che porta dal bivio di San Biagio a Sant’Albino. È allontanandosi dal cuore di Montepulciano, quindi, che si trova una delle aziende vitivinicole più piccole del contesto poliziano, divisa tra due alture contigue con caratteristiche molto differenti e circondata da un piccolo bosco che ne accentua la biodiversità.
Come racconta il proprietario Maurizio Comitini, fine conoscitore del mondo del vino, Croce di Febo è nata agli inizi del 2000, anche se l’intento originario era quello di fare agriturismo tra i Monti Cappuccini e la zona di Argiano e Paterno, che adesso rappresentano i due siti produttivi dell’azienda.
“Dopo un po’ di tempo abbiamo scoperto che in passato, proprio in corrispondenza dei due ‘agriturismi’, c’erano stati vigneti produttivi, successivamente estirpati. La voglia di riniziare a fare vino, di riesumare la storia di quel luogo, è stata incontrollabile, e così è nata Croce di Febo”.
Croce di Febo si estende su 35 ettari di terreno, di cui però solo 4 sono utilizzati per la coltivazione di uva, ovviamente Sangiovese. Se le dimensioni dell’azienda escludono grandi quantità di prodotto, la sua posizione strategica – Croce di Febo è tra le aziende di Montepulciano più in quota – permette l’assemblaggio di vini di altissima qualità.
L’unicità di questo vitigno sta, secondo Maurizio, nella sua “camaleonticità”, nel suo personificare cioè le sfumature del luogo in cui viene cresciuto e coltivato. Ecco perché, anche all’interno di una minuscola realtà come Croce di Febo, i vini provenienti dallo stesso uvaggio portano con sé note estremamente differenti e caratteristiche.
Il vino che proviene da “Pietra del Diavolo”, la prima delle due unità produttive, è un vino dall’anima leggermente salmastra, nato da un terreno di pietra sedimentaria ricco di sali minerali, che nel Pliocene era probabilmente la battigia là dove c’era il mare.
Nel vitigno sotto i “Monti Cappuccini”, nel “Podere Monti”, il terroir è invece completamente differente: il suolo è vulcanico, argilloso, e il vino prodotto si accompagna a note sulfuree ben distinguibili in ogni singolo sorso.
A rendere ancora più unico il lavoro della natura e della biodiversità c’è stata da sempre la mano sapiente di Maurizio, che fin dal primo giorno di coltivazione ha avuto una particolare attenzione alla viticoltura biologica.
“La chiamo coltivazione ‘bio consapevole’: filosofia e miti vanno messi da parte, perché c’è bisogno di conoscere a fondo ciò che si propone. È necessario il giusto compromesso tra cultura contadina e tecnica enologica, nel rispetto del territorio e della sua naturale espressione. Per questo, fin dall’inizio, ho bandito prodotti chimici, insetticidi, perfino quelli previsti dall’agricoltura biologica stessa, cercando di rispettare la naturalità del processo di crescita dei grappoli limitando le emissioni nocive”.
Croce di Febo, infatti, ha ricevuto già nel 2007 il riconoscimento ufficiale di azienda biologica, e recentemente anche l’etichetta di biodinamicità nella cura e nella gestione del suolo.
Per visite e informazioni: Via di Fontellera 19/A, Montepulciano (SI) – Tel: +39 3384892263 – mail: info@crocedifebo.com – sito web: https://www.crocedifebo.it/