Montepulciano e la Cina, sempre più vicine
I rapporti tra Montepulciano e la Cina proseguono a ritmi sempre più veloci: il convegno del 15 aprile 2014 al Teatro Poliziano, infatti, è un ulteriore tassello in un mosaico di scambi culturali ed economici che stanno avvicinando due mondi geograficamente molto distanti.
Il convegno internazionale “Il vino e la Cina”, coordinato dalla Biblioteca Archivio Storico P.Calamandrei, ha visto la partecipazione dei produttori poliziani di Vino Nobile, professori universitari italiani e cinesi, esperti in tematiche di esportazioni, sviluppo economico e culturale. Quello cinese, infatti, è un mercato in espansione: si prevede che nel 2020 la Cina diventerà il maggior consumatore di vino al mondo e che le nuove generazioni svilupperanno un atteggiamento più attento nei confronti dei vini di qualità e nella ricerca dei sapori, dei valori e delle radici culturali presenti nelle produzioni di eccellenza.
Si tratta quindi di un mercato di fondamentale interesse per il Vino Nobile e per tutte le attività produttive di Montepulciano; dal 2008 il Consorzio del Vino Nobile è costantemente presente in Cina e ha contribuito alla creazione di un’enoteca italiana a Shanghai. Le relazioni sempre più strette tra Montepulciano e la Cina non si limitano comunque ai rapporti economici: basta ricordare la mostra dedicata alle opere del Maestro Xu Hong Fei, le cui sculture sono state esposte dal 7 settembre al 3 novembre 2013, con grande successo di pubblico, in Piazza Grande e alla Fortezza.
Uno scambio è tale soltanto quando non è a senso unico: non sono state soltanto le delegazioni cinesi a visitare Montepulciano, ma anche la nostra città è stata presente in Cina a promuovere le sue eccellenze. Lo scorso novembre ho partecipato alla “missione” di Montepulciano in Cina, assieme agli altri delegati della Strada del Vino Nobile, dell’amministrazione comunale e del Consorzio del Vino Nobile. È stata una proficua occasione di incontri e di relazioni con operatori del mondo del vino e del turismo, giornalisti e istituzioni del grande paese asiatico.
Pechino, Shanghai, Canton: in ogni città visitata, la nostra delegazione è stata accolta con tutti gli onori. Abbiamo incontrato tour operator e professionisti di livello elevato nel settore della promozione turistica, che si sono dimostrati molto interessati alla condivisione di strategie per la valorizzazione del nostro territorio e di progetti per migliorare la nostra ospitalità. La Toscana è infatti molto conosciuta in Cina, ma i turisti cinesi sono soliti preferire un ritmo molto intenso durante le visite turistiche, con visite frenetiche alle città d’arte e shopping di qualità.
Il territorio di Montepulciano incuriosisce i turisti cinesi, soprattutto per via della sua originalità, ma la qualità della vita e l’attenzione alle esperienze “slow” in contrapposizione ai ritmi intensi e caotici delle grandi città non è ancora un’attenzione diffusa tra i visitatori, che preferiscono accumulare in poco tempo le visite a quante più località e attrazioni possibili, alla ricerca di quel “Made in Italy” che è spesso soltanto un marchio fittizio.
Il Vino Nobile, i prodotti di qualità e lo stile di vita di Montepulciano possono diventare quindi un punto fondamentale per invertire la tendenza e incrementare i flussi turistici dalla Cina. Il vino è anche un prodotto culturale: porta con sé gli aspetti principali dell’identità italiana, diventa il veicolo dell’identità del territorio nei confronti di un mondo sempre più globale. Come un ambasciatore, il Vino Nobile può diventare il punto di contatto tra culture così diverse e avvicinare ulteriormente la Cina a Montepulciano.