La Cantina del mese: Poliziano

Il poeta Angelo Ambrogini è stata una delle figure più importanti del Rinascimento ed è nato proprio a Montepulciano, tra gli antichi vicoli di un borgo circondato da colline e vigneti lussureggianti. Il nome dell’azienda agricola Poliziano è ispirato proprio a questa illustre personalità di Montepulciano: una delle più grandi aziende produttrici di Vino Nobile del nostro territorio, che in più di cinquant’anni di storia ha fatto importanti investimenti nel settore e continua a progettare nuove idee per il futuro. Andiamo a conoscerla meglio e a visitare le sue cantine grazie alla compagnia del proprietario, Federico Carletti.

L’azienda agricola Poliziano è nata nel 1961 da un piccolo podere nella frazione di Montepulciano Stazione, acquistato dal padre dell’attuale proprietario, Dino Carletti e da un socio, il colonnello Della Giovampaola. Entrambi erano originari del posto e lavoravano in giro per l’Italia: è stato un acquisto romantico, dettato dall’idea di tornare a casa dopo la pensione. Il podere era condotta a mezzadria ed era adibito all’allevamento, quindi i nuovi proprietari piantarono i primi venti ettari di vigneto e cominciarono a costruire le cantine. Da quell’idea romantica di ritorno al paese natio, l’azienda agricola Poliziano si è sviluppata enormemente con il passare degli anni: dalla piccola casa di produzione vinicola che vendeva vino sfuso e in damigiane, principalmente alle persone del posto che si erano trasferite a Prato, a Roma o nell’Italia del nord, è diventata uno dei principali punti di riferimento per il Vino Nobile di Montepulciano nel panorama internazionale.

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Federico Carletti ha cominciato a lavorare in azienda nel 1980, dopo essersi laureato in agraria a Firenze e aver condotto un’esperienza professionale in aziende vitivinicole del nord Italia; attraverso un dialogo molto stretto con i produttori del Chianti Classico, ha attuato notevoli investimenti e strategie di sviluppo per il vino Poliziano, che hanno portato alla creazione del nuovo marchio nel 1982, al rinnovamento delle tecniche di viticultura e all’apertura verso i mercati internazionali.

“L’atteggiamento del mercato mondiale nei confronti del vino toscano è cambiato totalmente negli anni ’80. – ci racconta – Dobbiamo darne il merito al Sassicaia ’85, un vino straordinario che ha fatto cambiare la considerazione del resto del mondo verso i vini della Toscana. In quegli anni ero molto giovane e ho seguito il corso di questi produttori, abbiamo capito che c’era la possibilità di vendere del buon vino in bottiglia, anche con prezzi considerevoli, nel mercato internazionale.”

Negli anni ’90 l’azienda Poliziano ha attivato numerosi investimenti, grazie alla costruzione della nuova cantina di fermentazione e di una nuova sala di accoglienza; la quantità dei terreni adibiti a vigna è aumentata con il passare del tempo, così come il numero di persone impiegate: adesso l’azienda può contare sedici dipendenti fissi e arriva a novanta persone con gli stagionali e il personale durante la vendemmia.

Il centro aziendale si trova a Montepulciano Stazione, mentre i vigneti sono situati sulla direttrice che da Valiano conduce al centro di Montepulciano. L’azienda può contare circa 130 ettari tra Montepulciano, Torrita e Chianciano, e una piccola azienda di 27 ettari in Maremma. L’ultimo acquisto comprende circa 15 ettari nella zona delle Caggiole, che ha migliorato considerevolmente la qualità media dell’azienda.

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Dalle varie zone di produzione derivano i vini del Poliziano. Il Rosso di Montepulciano DOC, prodotto dal 1989, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, prodotto per la prima volta nel 1969, la selezione di Vino Nobile “Asinone” prodotto nell’omonimo vigneto dal 1983 e poi il rosso toscano IGT “Le Stanze”, prodotto dal 1987. Ai vini di Montepulciano, che rappresentano la parte principale della produzione, possiamo aggiungere il Cortona Merlot DOC proveniente dai vigneti cortonesi, e il Chianti proveniente dai vigneti di Torrita e Chianciano. Per finire, il Morellino di Scansano e il Mandrone di Lohsa prodotti nell’azienda in maremma. In totale, l’azienda agricola Poliziano ha una produzione media di circa un milione di bottiglie all’anno, di cui circa 750mila di vini di Montepulciano.

“Per il futuro abbiamo dei nuovi progetti. – ci anticipa Federico Carletti – Stiamo lavorando sull’apertura di un nuovo spazio espositivo in Via del Poliziano, in collegamento con la casa storica del Poliziano: un’esposizione di lusso che coniuga la storia del poeta al nostro vino. E poi stiamo lavorando su un nuovo vino, che sarà in commercio dal 2018: un Vino Nobile con uvaggio 100% sangiovese proveniente dalle nuove vigne delle Caggiole, di qualità eccezionale. Ancora non ha un nome, ma vogliamo renderlo protagonista di manifestazioni e campagne internazionali assieme ad altre grandi aziende. Speriamo che sia un successo, sarebbe un successo per tutta la città.”

L’azienda agricola Poliziano è a disposizione per visite e degustazioni: nel corso degli ultimi anni ha effettuato molti investimenti nel settore del ricevimento, grazie all’allestimento di una nuovissima sala di degustazione in cui possono essere accolti gruppi per esperienze diverse. L’apertura per il light lunch all’ora di pranzo ha dato ottimi risultati, perché molti turisti si sono rivelati interessati a questa fascia oraria per visitare le cantine e degustare il Vino Nobile.

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Federico Carletti ha anche ricoperto l’incarico di Presidente del Consorzio del Vino Nobile per cinque anni; a suo avviso il Vino Nobile potrebbe essere più forte come immagine in ambito internazionale, avere più capacità di attrarre gli opinion leader del settore e informare correttamente i locali e i ristoranti sulla differenza con il Montepulciano d’Abruzzo e i rispettivi vitigni.

“Montepulciano ha sicuramente delle potenzialità: è un paese straordinario e bellissimo. Per certi versi, Montepulciano è più bello del suo vino. Però mancano le strutture, manca un parcheggio, dei collegamenti dalla stazione ferroviaria. È un paese difficile e dovremmo renderlo facile. Ha delle grosse potenzialità, è un paese bello e affascinante, ancora abbastanza vero: in questo momento andrebbe incastonato nel turismo mondiale in maniera saggia, magari approfittando di una direttiva con Cortona e Pienza.”

(Per visite e informazioni: Via Fontago 1, Montepulciano Stazione (SI) – Tel: +39 0578 738171 – sito web: www.carlettipoliziano.com )

Alessio Banini
Nato nel 1983, vive a Montepulciano Stazione e non ha nessuna intenzione di andarsene. Scrittore di narrativa e saggistica, appassionato di storie e tradizioni locali, si è laureato a Siena in Antropologia Culturale. L'editoria digitale ha salvato la sua casa dall'affollamento di scaffali e librerie.

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