Gattavecchi: storia di una chiesa, una famiglia e buoni vini
Chissà se nella seconda metà del XIII secolo, quando i padri Serviti giunsero a Montepulciano e fondarono la chiesa con annesso il convento appena fuori dalle mura, avrebbero immaginato che quei locali avrebbero un giorno ospitato botti di Vino Nobile, un ristorante e curiosi visitatori alla ricerca di esperienze genuine?
La Chiesa di Santa Maria dei Servi che possiamo visitare adesso non è quella originale: venne distrutta per volontà dell’allora Capitano del Popolo e successivamente ricostruita e più volte trasformata. Conserva dell’originale struttura la facciata gotica in travertino e due preziosi dipinti: una Madonna della Santoreggia e una tavola attribuita a Duccio di Buoninsegna. L’edificio che osserviamo oggi è il frutto dell’ultima restaurazione settecentesca di Andrea Pozzo, l’artista gesuita autore di altre opere a Montepulciano. Anche il convento ha subito varie vicissitudini, fino alla totale soppressione in epoca napoleonica dell’ordine religioso. L’edificio, divenuto il granaio di un’azienda agricola, è stato poi acquistato dalla famiglia Gattavecchi e adibito ad attività vinicola.
Questo racconto incuriosisce molto i miei due ospiti canadesi, che mi accompagnano nel tour di degustazione verso la Cantina Gattavecchi. I due ospiti sono arrivati in Italia dalla British Columbia e sono reduci da una settimana di tour della Strada del Vino Nobile; hanno visitato aziende agricole in campagna, osservato vigneti da cui viene prodotto il famoso Vino Nobile e partecipato a una cooking class, di cui raccontano divertiti i piatti cucinati e degustati al ristorante La Corte Medicea: “L’arte italiana non ha limiti!”
Entriamo nella Cantina Gattavecchi e visitiamo i sotterranei. Siamo subito avvolti da un’atmosfera di mistero tra luci soft, vecchie botti allineate in entrambi i corridoi e il recesso di epoca etrusca. Nella lounge delle degustazioni ci accoglie Gionata, sorridente e cordiale come sempre. La stessa gentilezza e cordialità del padre Valentino, la cui azienda ha saputo valorizzare assieme ai fratelli. Pochi anni fa, infatti, hanno acquisito anche il colle di Poggio alla Sala, che ha di fatto raddoppiato la produzione vinicola, e hanno aperto un ristorante proprio nell’ex-refettorio del convento di Santa Maria dei Servi.
Il display di vini è fitto e i nomi si susseguono di fronte ai nostri ospiti, tra assaggi di Rosso, Merlone, Riserva dei Padri, perfino Vernaccia, ma anche Poggio alla Sala. Bruna, la pluridecennale collaboratrice, ritratta giovane in una foto d’epoca nell’atto di impagliare fiaschi, ci ha preparato un bel tagliere di salumi e formaggi, e la degustazione abbinata ai sapori giusti sarebbe interminabile.
Ogni vino ha infatti i suoi “blendings”; nomi, uve e percentuali scorrono veloci nelle spiegazioni di Gionata, che parla volentieri anche di babbo Valentino e nonna Sidonia, i fondatori dell’azienda, a loro volta figli di altri viticoltori. Ci piacerebbe ascoltare a lungo questi racconti, ma il tempo scorre implacabile: stiamo completando un Gourmet Tour e ci attendono altre delizie. Ma il racconto di una chiesa, una famiglia e una cantina che porta il nome dei Gattavecchi rimane impressa nella memoria dei nostri ospiti, assieme al sapore dell’ottimo Vino Nobile!
Vanda Santinelli
Vanda Santinelli è Accompagnatrice Turistica nell’area di Siena e Firenze, collabora assiduamente con la Strada del Vino Nobile attraverso Tour di degustazione di vario genere, per i quali si è qualificata come Sommelier. Per contatti: cell. 347 6662496 – mail: santinelliwanda@libero.it