A Montepulciano si respira aria di Cantiere Internazionale

Montepulciano, si respira aria di Cantiere Internazionale d’Arte: la cittadina poliziana celebra la 39° edizione della manifestazione

Tra raffiche di vento (autentiche e improvvise) e folate ideali d’aria fresca, avvertibili distintamente non solo nelle creazioni degli artisti, il 39° Cantiere cita come meglio non avrebbe potuto il tema a cui si ispira. Non che l’edizione dedicata all’acqua non avesse fatto registrare i soliti, immancabili, acquazzoni estivi (mentre, per fortuna, nel caso del fuoco l’evocazione dell’elemento si è limitata a quello artificiale dei giochi pirotecnici); ma osservando quest’anno la kermesse da una posizione leggermente più defilata rispetto alle precedenti 25 – o giù di lì – l’impressione che se ne ricava è proprio di una maggiore leggerezza, di un respiro più un ampio, di una presenza non oppressiva del festival (inteso come macchina organizza e gestionale) sulle esigenze degli artisti che rende il tutto più vicino all’idea dell’aria e, in una parola, più piacevole.

Appare rinnovata, come quando si apre una finestra in una stanza troppo a lungo chiusa, l’idea di “territorio”, fino ad oggi evocata e sperimentata non con la stessa convinzione; si percorrono nuovo forme espressive su strumenti di comunicazione pur tradizionali, ci sono più facce sorridenti in giro, facce da “cantieristi”, come si usa dire a Montepulciano da quasi 40 anni ormai.

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Il 39° Cantiere Internazionale d’Arte anima Montepulciano e la Valdichiana dal 18 luglio al 2 agosto 2014. L’edizione è dedicata al tema dell’aria, elemento vitale che rimanda all’inspirazione e all’ispirazione, che arrichisce la trilogia degli elementi guidata da Vincent Monteil, direttore artistico, e da Roland Böer, direttore musicale: in programma 53 appuntamenti, con 290 artisti provenienti dai diversi angoli del mondo.

Cantiere_Roland Boeer
Roland Böer, direttore musicale

L’edizione dell’aria del Cantiere Internazionale ha già fatto registrare un grande successo per l’opera “Orfeo ed Euridice” di Christoph Willibald Gluck. Una produzione originale andata in scena al Teatro Poliziano che ha coinvolto l’Orchestra Poliziana e la Corale Poliziana, i danzatori della Petit École e l’Istituto di Musica di Montepulciano. Con “Orfeo ed Euridice” è stato coronato il sogno di Henze che voleva realizzare un’opera lirica con le forze locali.

E c’è grande attesa per il Concerto di Chiusura, che quest’anno raddoppia per un’occasione speciale. A Montepulciano, in Piazza Grande, l’evento sinfonico-corale è in agenda per l’1 agosto, mentre la replica prevista il 2 agosto a Siena, in Piazza Duomo, per sostenere la candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019. Per la prima volta nella sua storia, il Cantiere Internazionale d’Arte vive il suo atto conclusivo nel capoluogo di Provincia, in collaborazione con il Comune di Siena.

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Diego Mancuso
Emigrato – di fatto – da Roma ai tempi di Tele Amiata, finge di voler essere l’unico vero giornalista di Montepulciano (e invece si appassiona al ruolo di talent scout) e finge di considerarsi la migliore penna in circolazione (e invece ammira anche altri writers, alcuni). Premio Frajese come voce storica del Bravìo… ma non lo da a vedere (e meno ancora a sentire). Fa l’Addetto Stampa del Comune da 25 anni e dice di non essersi ancora stufato.

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