Aria di Primavera: il debutto stagionale dell’Orchestra Poliziana

Hans-Werner Henze era uno dei più grandi compositori del Novecento. È morto nel 2012, lasciandoci la sua eredità: l’idea che i grandi professionisti potessero suonare, anche rinunciando al compenso economico, insieme a giovani musicisti alle prime armi. E che potessero farlo a Montepulciano dove, nel lontano 1976, “nessun bambino frequentava lezioni di musica a scuola, la scuola di musica era vuota (c’erano solo due pianoforti scordati), il teatro era sempre chiuso”.

Quel che è successo domenica 11 maggio al Teatro Poliziano non sarà forse stata la realizzazione dell’ideale di Henze, ma ci si è avvicinata molto. Il maestro Roland Böer, che tra le varie orchestre ha diretto anche la Scala di Milano, la Deutsche Opera di Berlino e la English National Opera, ha guidato infatti i nostri musicisti dell’Orchestra Poliziana. Il debutto stagionale, “C’è Aria di Primavera”: un concerto sinfonico-corale con musiche di Schubert e Weber, oltre a estratti di Gluck, fiore all’occhiello poliziano del prossimo festival.

Un momento intenso, quel silenzio subito prima dell’inizio, quell’attimo di immobilità a bacchetta alzata. Sembra quasi che non respirino i musicisti, gli sguardi attenti, gli archi sulle corde. È solo un attimo, ma pare che molto dipenda da quello. Dalle energie che si trovano, si scontrano, si uniscono, diventano la stessa intenzione: quella del direttore, che se li prende e se li porta dove vuole.

E il maestro Böer ci ha preso tutti e ci ha portato via, dallo stile all’italiana della sinfonia di Schubert al concerto di Weber per clarinetto e orchestra, il cui terzo movimento rischiarerebbe anche la giornata più cupa. E poi la Corale Poliziana, che dopo l’intervallo ci ha permesso, insieme al maestro e all’orchestra, una bella anticipazione dell’imminente 39° Cantiere Internazionale d’Arte cantando estratti dall’opera “Orfeo ed Euridice” di Gluck.