La cantina del mese: Godiolo

L’area sottostante l’attuale autostazione, accanto agli impianti sportivi di Montepulciano, è denominata Godiolo, si pensa per esaltare un luogo effettivamente “godereccio”, godibile. Il motivo di tale aggettivo deriva dal fatto che a Montepulciano, escluso San Biagio, Godiolo è effettivamente la prima a vedere il sole mattutino e l’ultima a salutarlo quando tramonta.

In un’area così ben esposta alla luce è nata, intorno al 1998, l’azienda vitivinicola Godiolo, dall’omonima ubicazione, grazie all’iniziativa di Franco Fiorini e del padre Emilio, che prima si occupavano di ristrutturazione edilizia. Insieme, dopo il pensionamento di Emilio, decisero di sfruttare i terreni acquisiti durante gli anni della loro professione per produrre vino.

A descrivere però la storia di Godiolo è la nuova generazione, incarnata da Mattia Fiorini, nipote di Franco e Emilio. “C’è sempre stata la cultura del “fatto in casa”, il piccolo orto o il minuscolo vigneto. Ad esempio, abbiamo ancora una linea di vinsanto chiamata Emilio, che prende il nome proprio da mio nonno. È stato uno dei primi prodotti della nostra cantina”.

La cantina di Godiolo ha preso forma grazie anche all’inventiva del padre di Mattia, di professione architetto, che si è occupato della sua costruzione. Quella di Godiolo è una cantina studiata per essere all’avanguardia, con piccole porticine a dividere le varie sale di fermentazione e un sistema di isolamento termico, per minimizzare la dispersione del calore. Inoltre, dal 2017, Godiolo ha ufficialmente ottenuto il riconoscimento di cantina biologica.

Il primo storico raccolto della famiglia Fiorini risale al 2000; col passare degli anni, la cantina si è modernizzata, senza tuttavia disperdere eccessivamente la propria identità e mantenendosi legata alla classicità, in rapporto col passato: a Godiolo si coltiva solo Sangiovese, seguendo le regole del vecchio disciplinare.

Le tecniche innovative invece riguardano principalmente la fermentazione, che è sia malolattica in acciaio, ma che presuppone un movimento delle masse anche in botti grandi e tonneau ogni tre o quattro mesi, per permettere al mosto di amalgamarsi senza tuttavia acquisire unicamente le caratteristiche dell’una o dell’altra botte.

Godiolo conta 6 ettari di vigneti, in cui si coltiva appunto solo Sangiovese che andrà a dar vita a tre linee differenti di vini: un Rosso beverino, molto fruttato al naso; il Nobile, l’eccellenza della cantina, non eccessivamente aggressivo per via del lungo invecchiamento; un Riserva, vino che non viene prodotto tutti gli anni, ma solo in stagioni particolarmente calde.

“Non abbiamo grandi appezzamenti di terreno su cui poter piantare vigne, dunque la nostra produzione non può concentrarsi su grandi quantità di bottiglie. Proprio per questo prediligiamo la qualità del prodotto, e ci focalizziamo anche sulla comunicazione: è impossibile far assaggiare sempre il vino, per cui è fondamentale saperlo raccontare”.

Interessante, sotto questo punto di vista, è proprio il filone narrativo che lega le tre etichette di Godiolo a Montepulciano, creando un’esaltante storia di vino e convivialità, con lo skyline del paese a fare da sfondo.

“Il Rosso, essendo leggero e beverino, rappresenta Montepulciano al mattino, con il fresco primaverile ad avvolgere le prime ore della giornata. L’etichetta del Nobile, invece, è presentata con una sfumatura più giallognola: è l’esatta metà della giornata, quando si è ancora pieni di energie ma si avvicina l’ora del pranzo per potersi rilassare: il Nobile, non a caso, è un vino che si abbina molto bene ai pasti. Infine il Riserva, etichetta più scura, è il vino del tramonto, quando è al suo massimo splendore, e può essere bevuto da solo o mentre si mangia, indifferentemente. Poi è un vino da meditazione, per cui è perfetto per quel momento della giornata”.

Mattia, che nel frattempo sta imparando l’arte del gestire una cantina, si occupa invece dell’agriturismo Godiolo, la cui attività è strettamente collegata a quella della cantina.

“In passato questo stabile era della famiglia Smaghi Bellarmino, e qui si lavorava e produceva la seta. Dopo la ristrutturazione, l’agriturismo è diventato il posto delle degustazioni, e ospita moltissimi turisti durante tutto l’anno. Io mi occupo dell’accoglienza, ma già lo facevo quando ero più piccolo. Ho capito da subito che il mondo del vino è il mio mondo, e sto imparando ogni giorno sempre di più”.

Per adesso, Mattia aiuta lo zio nei rapporti commerciali con i paesi esteri, che vogliono godere delle produzioni di Godiolo.“In passato l’America era il posto in cui esportavamo di più, anche se ultimamente si stanno riscoprendo floridi anche i mercati est europei. Tuttavia, Montepulciano rimane la principale destinazione dei nostri vini, soprattutto perché siamo geograficamente vicinissimi al suo splendore”.

Per visite e informazioni: Via dell’Acquapuzzola 13, Montepulciano (SI) – Tel: +39 0578 757251 – mail: vino@godiolo.it – sito web: http://www.godiolo.it

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