Artigianato in Mostra: Claudio Nicoli

In occasione della 59° edizione di “Artigianato in Mostra”, che si è tenuta alla Fortezza di Montepulciano dal 15 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014, la Strada del Vino Nobile di Montepulciano ha organizzato numerosi eventi collaterali per valorizzare l’esposizione delle opere di artigianato locale. Tra le iniziative più apprezzate c’è stata quella dei “Ciceroni dell’Artigianato”, attraverso cui i ragazzi delle scuole superiori di Montepulciano hanno avuto l’opportunità di intervistare gli artigiani e visitate le loro botteghe.

Continuiamo il nostro percorso tra i racconti dei ragazzi che hanno partecipato a “Ciceroni dell’Artigianato”, attraverso le loro interviste e le loro esperienze dirette del lavoro degli artigiani presenti alla mostra. Oggi vi parliamo del maestro Claudio Nicoli:

Claudio Nicoli nasce nel 1958 a San Giovanni in Persiceto, a pochi chilometri da Bologna, “ Sono nato con l’argilla in mano” afferma. Persiceto è un posto molto fertile, il signor Nicoli viveva circondato da campi di grano e vigneti. Suo padre lavorava in fornace con l’argilla: fu per lui un punto di incontro con l’argilla, che poi è diventata la sua specialità attuale, insieme al bronzo.

All’età di dieci anni Claudio Nicoli creò la sua prima scultura. Frequentò il liceo Classico. Poi cambiò completamente indirizzo di studi andando all’Accademia delle Belle Arti di Bologna nella sezione scultura, dove si laureò con l’insegnante Quinto Ghermandi. Fu in questo periodo che sviluppò una vera e propria passione per l’arte, che poi si tramutò in lavoro.

Lo scultore Claudio Nicoli lavora e vive attualmente in Umbria, a Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. A Montepulciano ha la sua Galleria D’Arte. Nicoli prima di creare le sue sculture crea dei disegni che lo aiutano a fissare le idee e a sviscerare l’opera nei particolari. I disegni sono alla base di ogni scultore. Infatti, lo scultore afferma che un pittore non può essere un bravo scultore, tranne in rari casi; può invece capitare che uno scultore possa essere un bravo disegnatore. Nicoli dopo aver disegnato la sua idea la mette in atto, crea un modello in argilla che dopo essere rifinito viene fatto asciugare naturalmente. In seguito quando l’argilla si è asciugata, viene cotta in un forno apposito che arriva a 1000°C . Questo vale per la lavorazione per le sculture in argilla.

Claudio Nicoli 2Per creare le sculture in bronzo si crea inizialmente un modello in creta, poi il modello viene ricoperto con una gomma di silicone. Si prosegue con una fusione a cera aperta che può avvenire con metodo diretto: si crea inizialmente uno stampo di argilla,dove poi vengono realizzati due fori, uno in basso e uno in alto, per far defluire la cera scaldata. In seguito si fa colare il bronzo fuso al posto della cera, ottenendo così una figura uguale al modello iniziale. Esiste poi il metodo indiretto: il modello in cera è ottenuto su di un altro modello generalmente in creta perché il risultato della scultura finale sia concava.

Le tappe della fusione a cera persa sono sette. Prima fase, lo scultore modella la cera oppure l’argilla tenendo in considerazione le dimensioni dell’opera. La cera è un materiale poco adatto per le opere di grandi dimensioni. Seconda fase, viene ricavata una copia in cera simile a quella di prima. Terza fase, viene ritoccato il modello e s’inseriscono sul positivo dei bastoncini in cera chiamate “mandate” che convergono in un unico punto attraverso cui sarà colato il bronzo. La quarta fase è quella della fusione: il modello viene messo nel forno, la cera evaporando lascia un vuoto dove poi si collocherà il bronzo fuso. Per ottenere ciò occorre scavare una buca per sotterrare la forma in modo ben compresso nel terreno, tutto questo serve per evitare che la colata mandi in frantumi l’opera. Quinta fase, la raspinatura: l’opera viene limata per eliminare tutte le scorie e le ruvidezze provocate della fusione. La sesta fase è il cesello, ovvero una seconda rifinitura alla scultura. Settima e ultima fase è la patinatura. Un intervento a fuoco con nitrato di rame e coloranti che ha lo scopo di ottenere una venatura che opacizzi l’opera e gli dia una colorazione. In base all’acidità dei composti chimici si ha una differente colorazione.


Claudio Nicoli
crea anche sculture in marmo e in legno. Le sculture in legno hanno bisogno di una patinatura finale, ottenuta grazie a uno smalto. Nicoli si sposta molto per creare le sue opere, principalmente a Firenze, perché ha bisogno di luoghi appositi per la fusione che viene realizzata in forni ad alte temperature. In queste fabbriche ci sono molti operai, ognuno ha un proprio compito. Nicoli non lavora da solo, ma con l’aiuto di altre persone.

Claudio NicoliI suoi clienti sono di due categorie, quelli privati e pubblici. I clienti privati possono comprare sculture già realizzate ed esposte dall’autore, oppure commissionare un’opera. Le commissioni posso essere di vario genere, ad esempio un’opera per separare due stanze dell’abitazione. I clienti possono essere anche pubblici, specialmente attraverso dei concorsi per scultori, in cui l’opera migliore vince l’esposizione. A volte i comuni chiedono al maestro di creare delle opere da posizionare all’interno di fontane; per queste commissioni Claudio Nicoli osserva prima il luogo in cui avrà sede l’opera, scatta delle fotografie e tramite il computer crea un rendering tridimensionale, ovvero un’ambientazione su fotomontaggio. Gran parte del suo lavoro si concentra sulla raffigurazione di personaggi mitologici, soprattutto derivanti dalla cultura classica greca.

(Cicerone dell’Artigianato: Maria Benicchi)

La Galleria Cerri Arte espone opere del maestro Claudio Nicoli e di altri artisti contemporanei. La sede espositiva si trova nelle sale trecentesche delle Logge della Mercanzia di Palazzo del Capitano, nel centro storico di Montepulciano.

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Bruna Caira
Ha studiato Giurisprudenza a Siena, ma nelle veste di avvocato proprio non ci si riconosceva. Dopo un master in turismo e un corso da sommelier (la passione per il vino viene dal nonno paterno), si occupa di turismo enogastronomico alla Strada del Vino Nobile di Montepulciano. Viaggia molto volentieri per piacere e a volte per lavoro, e le due cose spesso si confondono. Abita nella campagna Toscana e al mattino, mentre va al lavoro verso Montepulciano, pensa di essere fortunata: il paesaggio cambia molto con le stagioni ma è sempre una meraviglia, e il traffico al massimo è intasato da un trattore che porta le uve in tempo di vendemmia.

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